Disturbi dell’umore

I Disturbi dell’umore per eccellenza sono la depressione e la paranoia.

Forse in nessun disturbo come nella depressione e nelle paranoie l’umore varia: fluttua, cambia, è alto e subito dopo è sottoterra; poi di nuovo si alza per abbassarsi ancora. Una vera e propria altalena emotiva. Si tratta di due tipologie di disturbi – la depressione e la paranoia – in cui prevalgono varie emozioni diverse, e tuttavia simili: più tipiche di chi soffre di depressione, sono la tristezza, la malinconia, la disperazione, la paura, ma anche la rabbia, seppur spesso inespressa. Quest’ultima emozione è invece più forte e spesso espressa in chi soffre di paranoia: meno la malinconia o la disperazione. Ma è una questione di gradi: capita infatti che il depresso esprima violentemente la rabbia come fa più facilmente il paranoico, o che il paranoico sia malinconico o triste come lo è in genere chi soffre di depressione.

Conosciamo meglio queste due tipologie di problemi:

Chi è malato di Depressione, per definizione, è una persona che rinuncia: rinuncia al piacere in qualsiasi sua forma, rinuncia alla vita in modo globale e totalizzante, si trascina – come un cane attaccato ad un carro che non si arresta – e aspetta solo di arrivare a sera per rifugiarsi in un sonno profondo, unico momento da lui desiderato. La ‘rinuncia’ e insieme ad essa il ‘rimandare’ – aspettando senza prendere decisioni – rappresentano le due principali tentate soluzioni disfunzionali che caratterizzano questo ‘male oscuro’. E ciò che accomuna tutti coloro che soffrono di depressione è il fatto di sentirsi ‘vittima’ di qualcosa che non si può combattere o superare – motivo per cui poi ci si trova a rinunciare e a rimandare –. Nel caso della depressione sembra che l’idea che fino ad un certo momento la persona aveva di sé stessa, degli altri e del mondo in generale – la sua ‘credenza’ – a causa di un evento inatteso, non contemplato, si incrini e si rompa: ecco allora che tutto quello che ha funzionato fino a quel momento non funziona più, tutto ciò in cui la persona credeva crolla rovinosamente a causa dell’accidente imprevisto, e la persona si ritrova completamente disarmata, impotente, con la sola idea che la situazione in cui si trova sia assolutamente immutabile. Rabbia, dolore, paura: queste le principali emozioni del depresso, che tuttavia spesso non esprime ma cerca di controllare, generando solamente un circolo vizioso ancora più negativo, perché tutto ciò che non si scarica all’esterno si scarica all’interno; ecco allora che spesso alla depressione si uniscono pensieri ossessivi, dubbi patologici, paranoie e manie persecutorie. Dobbiamo anche considerare il fatto che molto spesso i familiari, per cercare di sollevare la persona che soffre di depressione, cercano di farle vedere quanto la vita può in realtà essere bella, quanto può ancora offrirle; senza però sapere che questi inviti portano inevitabilmente ad affossare ancora di più chi, in quanto depresso, non riesce a vedere e a sentire quello che gli altri vorrebbero trasmettergli.

La Paranoia rappresenta l’evoluzione estrema dei disturbi che partono dalla paura, quale emozione iniziale, per arrivare poi alla rabbia quale emozione principale: il paranoico ‘ce l’ha col mondo intero’. Inizialmente teme che gli altri siano pericolosi e minacciosi per lui ma presto trasforma questo timore in certezza, per cui arriva a concludere che gli altri sono effettivamente pericolosi e minacciosi: quando ciò accade la paura si trasforma in rabbia, solo forte rabbia verso l’esterno, e ciò che pensa il paranoico è questo: ‘sono certo che gli altri ce l’abbiano con me per cui è bene che mi difenda’. Semplificando possiamo dire che la persona paranoica parte dal timore e dall’idea che gli altri ce l’abbiano con lei, che siano cattivi, e tende nel tempo ad assecondare questa stessa credenza attraverso le sue azioni, i suoi comportamenti. Credendo, cioè, che gli altri siano ostili, si atteggia in modo scontroso, minaccioso, aggressivo portando gli altri a rispondergli alla stessa maniera; in questo modo purtroppo gli altri andranno a confermare la veridicità della sua idea iniziale: ecco quindi che quella che era solo una ‘idea’ si trasforma in ‘verità’. Certo a questo punto, quella che era solo una paura iniziale lascia definitivamente il posto a tanta rabbia. Non c’è dubbio che il paranoico sia l’esempio emblematico di come ‘la realtà che ci si costruisce è la stessa realtà che poi subisce’. Usando un’immagine metaforica possiamo dire che il paranoico è colui che ‘partendo da un granellino di sabbia crea una montagna per poi seppellirvisi sotto’, cioè colui che partendo da premesse errate e attraverso ragionamenti corretti costruisce deliri di cui poi subisce gli effetti; colui che è lucido nel ragionamento ma folle nel contenuto; colui che vive le proprie idee come certezze assolute e inconfutabili.

La persona che soffre di depressione o di paranoia può arrivare a ‘vivere e subire’ una realtà migliore di quella che vive e subisce ogni giorno: questo, però, solo se noi terapeuti lo aiutiamo a vedere il mondo con altri occhi, liberi finalmente dalle lenti che ne deformano lo sguardo.

Il vero viaggio di scoperta non è vedere nuove terre ma avere nuovi occhiMarcel Proust

Ilaria Artusi
L'autrice: Ilaria Artusi
Psicologa e psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia Breve Strategica, training autogeno ed autoipnosi. Svolgo attività di consulenza clinica, sostegno psicologico e psicoterapia rivolta al singolo, alla coppia e alla famiglia. Tengo cicli di incontri di divulgazione psicologica rivolti a un pubblico di non specialisti.

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